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le nostre produzioni

NOTE DI REGIA

 

 

Lo spettacolo, prende vita dalle radici di un repertorio,ormai, da tutti riconosciuto come "Teatro Europeo".

Qui però,il gioco,si innesta in citazioni reinventate liberamente,in modo dissacrante,in una comicità contemporanea,ed ecco che allora, Pulcinella diventa Felice e Felice,diventa Pulcinella.

" 'Na lettera ",è la storia di tre corteggiatori,innamorati della stessa donna,che si combattono  a suon di battute e invenzioni,contaminate dalla nostra contemporaneità.

Abbiamo constatato poi,nel corso del nostro lavoro,leggendo tra gli scritti critici su Petito,che il metodo da noi applicato per la nostra messinscena,non era altro,che quello che faceva questo grande artista,costruendo i suoi testi,insieme agli attori,proprio nella fase delle prove.

 

Tonino Taiuti

NOTE DI REGIA

 

Nu Petito dint’’a Scarpetta - vorrei approfondire la ricerca facendo l’inverso. Questa volta è Petito che entra in Scarpetta. Chiaramente, come nel primo, partendo da questo materiale faremo in modo che diventi un'unica storia dove sarà possibile legare gli innesti con invenzioni e gags che verranno man mano nella fase delle prove. Certo avremmo potuto scegliere di scriverlo noi un copione.  Ma poi ci siamo detti: “Perché aumentare ancora di più d’inutile e faticose scritture la nostra scena?” Come se non bastasse quello che già abbonda a quintali in tutti i teatri d’Italia. E poi non è forse anche quello che facciamo noi una possibile scrittura scenica? Abbiamo deciso allora che sarà meglio affidarsi al grande materiale del nostro teatro. In fondo, è lì che aspetta, disposto a farsi modellare da chi con la propria mente e con il proprio cuore s’immerge nella fatica della messinscena, ricreando pur rispettando chi l’ha inventato nuove possibilità.     

 

Tonino Taiuti

NOTE DI REGIA 

 

 

L’orso e Una domanda di matrimonio, due “scherzi” come lo stesso Čechov ebbe a definirli, con la consapevolezza che a teatro, come nella vita, l’umanità resta profondamente stupida. I personaggi de L’orso e Una domanda di matrimonio sono pieni di sorprendente vitalità. Fremono come bambini, prigionieri di ambizioni futili. Sono logorati dal bisogno dei quattrini e dalla brama del possesso ma non dimenticano le piccole, inevitabili, rivelazioni dell’amore, gli svenimenti e le capricciose pulsioni dell’eros. La loro natura, talvolta irriverente e irascibile, è pronta a esplodere  e a ripiombare, d’improvviso, nelle leggera e  soffocante nebbia mattutina tipica della  provincia campestre che l’ha generata.Anton Čechov è un classico; e i classici appartengono sempre a un tempo che deve ancora venire. Rispetto al suo tempo, al tempo che egli volle rappresentare, quello che oggi non è cambiato è il senso di vivere senza orizzonti, di appartenere a un mondo incancrenito e decrepito. Nel frattempo, la vita scorre comica e ingloriosa, come in un leggera commedia delle vanità, una buffa commedia dell’incertezza. Mentre noi ci illudiamo.La scelta di rappresentare questi due atti unici in napoletano,nasce dal fatto che crediamo il nostro dialetto/lingua capace di meglio disegnare  e di rendere più semplici e comici i personaggi rappresentati

 

Gigi Savoia

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